giovedì 10 dicembre 2009

AIDS NUOVE SPERANZE PER LA CURA


I ricercatori della Ucla, l'Università californiana di Los Angeles, hanno scoperto che le cellule del sangue possono essere trattate in modo da poter attaccare e sconfiggere le cellule colpite dal virus dell'Hiv, responsabile dell'Aids. Lo studio, pubblicato dal giornale online Plos One, dimostrerebbe che è possibile "modificare le cellule del sangue umano in modo da renderle equivalenti a un vaccino genetico".

Con la scoperta si apre la porta della speranza per molti pazienti. Le autorità sanitarie mondiali chiedono che la guardia sulle politiche di prevenzione all'Aids resti elevata. Anche in Italia non diminuiscono i nuovi contagi metre sale l'età media dei malati.

Nel 2008, si legge nel rapporto del ministero del Welfare, dai dati provvisori forniti dal centro operativo Aids (Coa) dell`Istituto superiore di sanità "si conferma l'aumento dell`incidenza dell`infezione acquisita per trasmissione sessuale tra persone mature". "Nel periodo 1982 al 2007 - scrive il ministero - sono stati rilevati 59.106 casi, 45.780 (77,4%) di sesso maschile, 765 casi pediatrici (1,3%) e il 7,2% stranieri. Al dicembre 2007 risultano deceduti 35.358 (59,8%) pazienti. Nel corso degli anni, si è verificato un costante aumento dell'età mediana dei casi di Aids; nel 2007 è stata di 43 anni per gli uomini e di 40 anni per le donne. In concomitanza si è osservato un aumento della proporzione dei casi che hanno contratto l'infezione per contatto sessuale".

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